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Polizia postale, presidio a rischio. Gli agenti manifestano in piazza Cavour

Martedì, 21 Marzo 2017

(Rimini) Aumentano i reati nel web, ma la polizia ha intenzione di chiudere le sezioni provinciali della postale. Par questo gli agenti aderenti al Siulp in piazza Cavour domani dalle 9 alle 12 per sensibilizzare la popolazione sul tema.
Violazione della privacy, truffa, cyberbullismo, pedofilia e pedopornografia e reclutamento di terroristi on line, questi i reati a cui vanno a caccia i poliziotti scandagliando la rete. “Se si attuerà il piano che prevede il solo mantenimento dei compartimenti nelle sedi di Corte d’Appello più altre 30 sezioni provinciali, con relativa chiusura di tutti gli altri presidi sul territorio nazionale, si disperderanno le professionalità e la specializzazione dei membri della Polizia Postale e delle Comunicazioni”, spiegano gli agenti del Siulp.
“Negli ultimi mesi stiamo assistendo a trasferimenti di personale specializzato presso gli uffici delle locali questure con contestuale affidamento di mansioni ordinarie, per far fronte alle carenze di organico”. Questa politica riorganizzativa “impedisce da un lato di lavorare sulla prevenzione e dall’altro la vicinanza ai cittadini con la conseguente perdita di un rapporto di fiducia diretto”.
Questa scelta riorganizzativa, “motivata da ragioni economiche, trova difficile riscontro sul lato pratico in quanto Poste Italiane, da sempre, assicura sedi, mezzi e risorse alle sezioni provinciali di Polizia Postale”.
“Pur comprendendo l’esigenza di un riordino e di una riorganizzazione dei presidi, queste non possono essere attuate a discapito della sicurezza dei cittadini in un momento nel quale è necessaria la presenza di persone esperte a cui potersi affidare per contrastare il dilagante fenomeno dei crimini informatici”.


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