Balneazione, Lega attacca Regione Er

Giovedì, 08 Agosto 2019

(Rimini) “I distratti sull’intempestività dei divieti di balneazione e sulla necessità di una comunicazione più attendibile sullo stato del mare sono soprattutto due: il presidente della Regione, Stefano Bonaccini e l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini. E’ davvero strabiliante come Bonaccini scarichi sempre le proprie responsabilità su altri per schivare errori, ritardi e disattenzioni della propria amministrazione”. Lo sostengono i parlamentari leghisti Jacopo Morrone e Elena Raffaelli, in merito alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da presidente Er e assessore in fatto di divieti di balneazione. “Oggi Bonaccini afferma di aver dato informazioni tempestive e documentate, ma se testate nazionali e estere, per non parlare di siti e social, hanno pubblicato notizie allarmistiche, che hanno danneggiato la nostra riviera più degli eventi concreti, significa che a livello regionale si è sottostimato il problema e si è agito con superficialità e in ritardo. Se è vero, come è vero, che la qualità delle nostre acque è eccellente, allora la catena delle responsabilità non ha funzionato. E di questo non è certo responsabile il governo nazionale. La tempistica dei divieti di balneazione (nella fattispecie le 48 ore) è di pertinenza esclusiva della Giunta regionale e non del decreto legislativo di riferimento, il 116/2008. A questo si aggiunge il fatto che il testo di modifica del decreto legislativo non è stato né presentato, né discusso con i territori. Eppure come presidente della Conferenza delle Regioni, Bonaccini, vista l’importanza del comparto turistico balneare, avrebbe potuto certamente attivarsi in modo più cogente. Ora il presidente della Regione anticipa sulla stampa un incontro con i sindaci dopo ferragosto. Troppo tardi. Forse non è stato informato del fatto che il Comune di Riccione fin dal 17 giugno ha fatto richiesta di un incontro urgente agli assessori regionali al Turismo, all’Ambiente e alla Sanità proprio su questi temi, ma non ha ricevuto risposte. E di questo Bonaccini non può che incolpare la sua Giunta”.